- 22 Set 2016
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- Posted by Salvatore
- ambiente, fauna
Quercino sardo
Eliomys quercinus sardus (Barrett-Hamilton, 1901)
(Classe: Mammalia; Ordine: Rodentia; Famiglia: Gliridae)
Si tratta di una specie endemica del Massiccio Sardo Corso. In Sardegna è presente nei maggiori ecosistemi forestali. Sottospecie di taglia media, con occhi e orecchie grandi, mascherina nera facciale che parte dai baffi e arriva dietro le orecchie, passando per gli occhi. Possiede una caratteristica lunga coda che termina con un ciuffo di peli bianchi e neri. La colorazione della sua pelliccia varia dal grigio al giallo ocra sul dorso, bianco o ardesia nella parte ventrale. Lunghezza testa-tronco 11,5-14 cm, lunghezza della coda di 11-13 cm. La razza sarda presenta alcune differenze dalla forma tipo quali il cranio più profondo e dimensioni leggermente più piccole; inoltre la sottospecie della Sardegna presenta un anello nero nella parte terminale della coda. Il Quercino frequenta tutti gli ecosistemi forestali, dal livello del mare alla montagna, talvolta presente anche nei frutteti e nei giardini. Durante il giorno rimane nel nido situato tra i cespugli, tra le radici degli alberi o nelle fessure delle rocce, costruito con muschio, foglie e rivestito con materiale morbido. Normalmente il nido utilizzato nel periodo del letargo è sotterraneo e ben protetto. Il periodo d’ibernazione varia notevolmente da zona a zona. Nelle zone a bioclima mediterraneo il Quercino può rimanere sveglio anche durante l’inverno pur rallentando la sua attività (Sarà & Casamento, 1995). La sua dieta è composta per lo più da vegetali (frutta, ghiande, noci) e talvolta da insetti, uccelli. L’accoppiamento si svolge in aprile continuando fino a maggio.
(Fotografia: Secci Dionigi; Proprietario: Agenzia Forestas)